Umanista italiana. Figlia di Fulvio; cresciuta alla corte di Ferrara, fu
compagna di studi di Anna d'Este sotto la guida del padre e dell'umanista
Kiliano Sinapio. Dotata di grande intelligenza, imparò presto sia il
latino sia il greco e nel contempo venne a contatto con le idee e la cultura
protestante di cui la duchessa Renata, di fede calvinista, favoriva la
circolazione. In questo clima la giovane Olimpia andò sostituendo al
proprio umanesimo a sfondo razionalistico la fede calvinista. Nel 1548
sposò il tedesco Andrea Grünthler, studente di Medicina a Ferrara, e
con lui lasciò la città per sfuggire ai rigori dell'Inquisizione.
Insieme con il marito soggiornò in numerose località europee, e
tedesche in particolare, frequentando gli ambienti protestanti e diffondendo la
cultura umanistica. Nel 1554 si stabilì ad Heidelberg, dove
insegnò Greco all'università. Molti dei suoi lavori andarono
perduti; tuttavia, grazie alla pubblicazione curata a Basilea nel 1558 da Celio
Curione, ci restano numerose lettere, commentari, scritti in italiano, latino e
greco di vario argomento (Ferrara 1526 - Heidelberg 1555).